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Acqua condominiale, come si calcolano i consumi e le bollette

L'acqua condominiale

La ripartizione dell’acqua condominiale è una delle tematiche più spinose per chi decide di affittare un’abitazione in un contesto multifamiliare.

Il consumo di acqua può e deve essere calcolato secondo alcune condizioni, che abbracciano gli spazi comuni, quelli privati, fino alla gestione del contatore.

Non tutti conoscono le regole da tenere in considerazione per effettuare un calcolo veloce e affidabile, è opportuno analizzare tali aspetti per non incorrere in problematiche con le spese mensili condominiali.

Come funziona la gestione dell’ acqua condominiale

La gestione dell’acqua condominiale rientra inevitabilmente nelle operazioni che i residenti degli appartamenti devono sostenere per convivere civilmente.

Come per la pulizia, la manutenzione e i servizi elettrici per le aree comuni, anche l’acqua, sia essa calda o fredda, è conteggiata tra i condomini.

Per quanto idealmente tale condizione sia valutata in accordo tra tutti i condomini e l’amministratore, è opportuno verificare personalmente quali sono i consumi reali per poter gestire al meglio possibili contraddittori.

Il funzionamento e la ripartizione dell’acqua condominiale sono vincolati principalmente alle finalità di utilizzo e al contatore.

L’acqua sanitaria del condominio, utilizzata per la pulizia delle scale e degli spazi comuni, è ripartita secondo i millesimi dei condomini, cioè calcolando proporzionalmente il costo alla grandezza di ogni abitazione.

Tenendo conto degli spazi comuni e della divisione dei consumi in bolletta secondo i millesimi, si contrappone la ripartizione dei costi in base agli spazi privati.

Questi ultimi vengono a determinare il consumo complessivo dell’acqua a seconda della presenza di un contatore individuale o meno.

Nella condizione in cui il contatore individuale sia assente, si contabilizzerà il costo in base ai valori millesimali definiti dall’amministratore secondo l’articolo 1123 del Codice Civile.

Mentre, con un contatore individuale presente, il costo è stimato secondo i consumi effettivi dell’abitazione, in questo caso è necessario riconoscere il contatore.

gli spazi comuni nei condomini

Come vengono effettuati i conteggi della ripartizione dell’acqua

Il calcolo dei conteggi dei consumi dell’acqua condominiale non è effettuato solo utilizzando il metodo proporzionale dei millesimi e del valore dell’appartamento, ma può essere eseguito anche per teste e per consumi rilevati dai contatori.

Millesimali

Nella casistica in cui la ripartizione dell’acqua condominiale tiene conto del sistema millesimale, le condizioni che definiscono costi e procedimento sono allegate alla tabella del Regolamento di condominio.

Nella gran parte dei casi i possessori di un appartamento più grande dovranno versare una cifra più significativa, rispetto ai condomini con un’abitazione da pochi metri quadrati.

Per teste

Il conteggio per l’acqua condominiale può essere effettuato anche per teste, cioè secondo la regola che stabilisce una quota più alta in base al numero di persone che vivono nell’unità abitativa di riferimento.

Nello specifico, questa norma è regolata dal Codice Civile e può essere applicata al contesto condominiale solo se approvata unanimemente.

Come è facile dedurre, nel corso del tempo un nucleo abitativo può ospitare anche un numero maggiore o minore di persone, ciò implica, da parte dell’amministratore di condominio, un monitoraggio continuo per valutare i potenziali costi.

I gruppi abitativi con tanti appartamenti, di dimensioni molto diverse tra loro, si affidano a un regolamento basato principalmente sui millesimi, in modo da ottenere una valutazione oggettiva delle spese.

Contatori

La soluzione più indicata per ottenere un calcolo preciso della ripartizione dell’acqua condominiale risiede nel criterio dei contatori.

Tale sistema, oltre a consentire un monitoraggio preciso dei consumi è molto utile anche per il risparmio dell’acqua.

In questo caso le unità abitative pagano in base all’effettivo consumo, verificabile dal contatore stesso.

Per quanto questa soluzione rappresenti la scelta migliore, può essere applicata solo nel caso in cui tutti gli appartamenti dispongono di un loro contatore.

Se anche solo un appartamento è sprovvisto di contatore è necessario applicare dei criteri millesimali o per testa.

Il percorso dell’ acqua

Il ciclo integrato dell’acqua, con questo nome ci riferiamo al percorso dell’acqua dalle falde acquifere al rubinetto di casa,  o a ogni modo alla struttura abitativa.

L’acqua condominiale ricordiamo che è potabile per legge e costantemente subisce dei controlli da parte delle strutture di competenza, ma potrebbero però al suo interno trovarsi delle sostanza.

E’ consigliato insieme all’amministratore far effettuare dei controlli periodici sullo stato delle tubature condominiali mettendo però in preventivo spese per la risoluzione di eventuali interventi.

In questo modo l’acqua manterrà le stesse proprietà dell’acqua rilasciata dall’acquedotto comunale e sarà poi eventualmente cura della singola famiglia decidere se si vuole disporre di un’ acqua pura e leggera.

il percorso dell'acqua condominiale

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