La durezza dell’acqua è determinata dalle concentrazioni di calcio e magnesio.
Solo alcuni sali, come ad esempio i carbonati, riescono a sciogliersi a temperatura ambiente o ad ebollizione, mentre altri generano delle incrostazioni.
Tutto questo spiega come mai la durezza dell’acqua si risolve in un problema, visto che influisce sulle funzionalità degli elettrodomestici presenti in casa, oltre che sulla rubinetteria, i sanitari e il bucato.
Anche il nostro organismo viene compromesso dall’assunzione dell’acqua con una durezza carbonatica alta.
Durezza dell’acqua: aspetti generali
Quando viene analizzata l’acqua che ingeriamo ci sono diversi parametri da tenere in considerazione e fra questi la durezza. Quest’ultima, determinata dai valori di calcio e magnesio, riduce il ciclo di vita degli elettrodomestici, ma non solo.
Un’acqua dura è particolarmente ricca di calcare e per questo finirà per generare incrostazioni lungo le tubazioni, proprio a causa dei sali che non si sciolgono nemmeno ad alte temperature.
Più nello specifico, da durezza dell’acqua con il passare del tempo tenderà a danneggiare:
- lavatrici
- scaldabagni
- tubature
- sanitari
- tubature
- lavastoviglie
- capi di abbigliamento
Lavarsi con acqua dura vuol dire anche avere capelli aridi e una pelle spenta.
Le tipologie di durezza dell’acqua
In base alle quantità di sali la durezza dell’acqua può essere classificata in tre differenti tipologie.
Durezza temporanea
Questo tipo di durezza dipende dalla quantità di carbonati di calcio e di bicarbonati di magnesio, elementi che comunque si possono eliminare riscaldando l’acqua.
Bisogna infatti ricordare che il bicarbonato tende a diminuire quando viene aumentata la temperatura, condizione che a sua volta determina una perdita di C02.
Durezza permanente
Quella permanente è una durezza che non può essere ridotta portando ad ebollizione l’acqua. Gli ulteriori sali, in questo caso, continueranno ad essere presenti e a generare incrostazioni.
Durezza totale
Come suggerisce lo stesso nome, la durezza totale dell’acqua non è altro che la somma fra il valore temporaneo e permanente.
Come viene classificata la durezza dell’acqua
Le acque vengono catalogate in base alla presenza di uno specifico sale minerale.
A questo proposito esistono le tipologie calciche o magnesiache.
Nel primo caso la quantità di calcio sfiora 150 mg per litro.
Nella seconda ipotesi le concentrazioni di magnesio saranno di 50 mg per litro.
Entrambe le acque si contraddistinguono per via della durezza temporanea, che potrà essere ridotta ad alte temperature.
Gli altri sali, invece, si possono rimuovere solo con l’impiego di specifici dispositivi noti come addolcitori.
Si ricorda che la durezza temporanea e permanente vengono misurate in °F, ovvero in gradi francesi.
Più nel dettaglio, ogni grado corrisponde a 10 mg di carbonato calcio presente in 1 litro di acqua.
Alla luce di quanto spiegato, il concetto di acqua dura è molto più complesso rispetto a quello che si possa pensare, poiché non si riferisce genericamente alla quantità di minerali disciolti.
L’acqua, dunque, può essere:
- molto dolce (4 °F)
- dolce (4-8 °F)
- dura mediamente (8-18 °F)
- dura (18-30 °F)
- molto dura (30 °F e oltre)
L’acqua viene considerata potabile quando i valori di magnesio e calcio si attestano intorno ai 15-50 °F.
In ogni caso queste concentrazioni influiscono in maniera diretta anche sul ph e quindi sul sapore dell’acqua.
Quando infatti i livelli di calcare sono elevati il ph sarà basico.
In presenza di calcare l’acqua avrà un gusto maggiormente sapido e in genere verrà percepita al palato in maniera poco gradevole.
Come ridurre la durezza dell’acqua e rimuovere il calcare
L’installazione di un addolcitore domestico rappresenta una soluzione efficace per abbassare la durezza dell’acqua e conseguentemente per lasciarsi alle spalle il problema delle concentrazioni di calcare che usurano gli elettrodomestici e rendono il bucato opaco.
Azienda Tecnica propone numerose soluzioni che permetteranno di ottenere un’acqua dolce, quindi che non danneggia le tubature.
L’acqua priva di calcare si traduce in un minor consumo di detergenti, assenza di macchie su rubinetti e sanitari, capelli più morbidi, capi morbidi e puliti.
Il montaggio dell’ addolcitore deve essere svolto da personale competente e non comportano modifiche sostanziali all’impianto idrico domestico.
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