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L’importanza del pH nell’acqua

Il ph all'interno dell'acqua

Per determinare la qualità dell’acqua vengono presi in considerazione diversi parametri. Tra questi c’è anche il pH acqua che, oltre a indicare se il liquido è più acido o basico, ne identifica il potere corrosivo o incrostante.

Si tratta, in sostanza, di una scala di misurazione che trova nel numero 7 il suo valore neutro. Ecco che cos’è e come viene misurato.

Cos’è il pH acqua

In chimica, quando si parla di ph acqua, si intende la concentrazione di ioni di idrogeno all’interno di una soluzione diluita: quando sono numerosi l’indice di pH sarà maggiore.

La sigla è infatti l’acronimo inglese di “potential of hydrogen” (potenziale di idrogeno) e rappresenta un valore cruciale per il monitoraggio della qualità dell’acqua.

La scala di misurazione del ph acqua va da un indice pari a 0 fino a 14 e determina se il liquido è acido, neutro o alcalino.

  • Da 0 a 6 si parla di soluzione acida in cui prevale l’idrogeno
  • Il 7 indica il punto neutro, ovvero un’acqua in cui gli ioni di idrogeno e di idrossido sono equivalenti.
  • Da 8 a 14 si è in presenza di acqua alcalina (o basica) con quantità maggiori di idrossidi.

LA SCALA DEL PH

Il pH nell’acqua e il valore corretto per essere assunta

Come accennato nel precedente paragrafo, il pH acqua rubinetto deve essere tenuto sotto controllo in modo da conoscere la sua acidità o alcalinità.

Quando questa ha il valore di 7, significa che è neutra.

Le acque del sottosuolo hanno un pH compreso tra 6,5 e 8,5, mentre quelle di sorgente sono per lo più basiche o leggermente alcaline, con un indice tra 7 e 8.

Se l’acqua è troppo acida rischia, a lungo andare, di sviluppare fenomeni di corrosione delle tubazioni, colpevoli di rilasciare metalli pesanti all’interno dell’acqua (specialmente con impianti obsoleti).

Al contrario, quando l’indice è troppo alto, potrebbero verificarsi accumuli e incrostazioni che causano una parziale occlusione delle tubature.

Quando si parla di acqua potabile, il D.Lgs 18/2023 ha fissato i valori massimi tollerabili per il pH, che devono essere compresi tra 6,5 e 9,5.

In questo scaglione si ha infatti il migliore equilibrio tra odore, trasparenza e sapore.

Anche se secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità questo indice non è rilevante per la salute umana, mantiene in salute il sistema idrico e non irrita la pelle.

Come misurare il pH nell’acqua

La scala pH acqua viene identificata attraverso misurazioni che possono avvenire in diversi modi.

Per prima cosa ci si può affidare alle cartine tornasole, ovvero delle strisce di carta che assorbono il liquido e, grazie alla presenza di reagenti, cambiano colore a seconda che l’acqua sia acida o basica.

Per essere ancora più precisi ci sono dei test chimici che consistono nell’inserimento di reagenti liquidi o in forma di pastiglie.

Anche questi danno origine a una scala di colore che aiuta i tecnici di laboratorio a definire l’indice del pH acqua.

Funzionano in maniera simile i colorimetri digitali, che integrano una luce con cui “scansionare” l’acqua e determinare la concentrazione di ioni di idrogeno.

Infine, il Phmetro (piaccametro) è un dispositivo elettronico che restituisce il dato del pH semplicemente a contatto con il liquido, senza bisogno di inserire nessuna tipologia di reagente.

Come tenere sotto controllo il ph acqua rubinetto

Per ottenere il giusto pH dell’acqua di rubinetto e avere sempre a disposizione un liquido di qualità da bere e per cucinare, il purificatore domestico si rivela la soluzione ideale.

Grazie all’osmosi inversa, un processo che consente di eliminare le possibili impurità e restituire un’acqua leggera e salutare sempre a disposizione delle famiglie, il depuratore domestico rappresenta un investimento per la salute e il benessere.

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